Qual è il sommo bene dell'uomo? Comportarsi secondo natura.— Lucio Anneo Seneca
Qual è il sommo bene dell'uomo? Comportarsi secondo natura.
L'infelicità non consiste nel fare una cosa per ordine di altri, ma nel farla contro la propria volontà.
Voglio che la gioia non ti manchi mai, che ti nasca in casa.
Come è insensato disporre della propria vita, se non siamo padroni neppure del domani!
La verità non muore mai.
Proprio e naturale della virtù è godere e gioire: adirarsi non è conforme alla sua dignità, non più che essere triste; eppure la tristezza è compagna dell'iracondia, e ogni forma d'ira si risolve in essa, sia dopo il pentimento sia dopo l'insuccesso.
Ci si dovrebbe comportare con i propri amici come noi vorremmo che si comportassero con noi.
In guerra risoluzione, nella sconfitta sfida, nella vittoria magnanimità, in pace buona volontà.
Naturalmente si possono avere delle cattive maniere, se si sa come usarle.
Rivolgiti alle donne come se le amassi e a tutti gli uomini come se ti annoiassero: alla fine della stagione, avrai la reputazione di possedere il più perfetto istinto sociale.
Fidati, se un uomo si comporta come se non gliene fregasse un cazzo di te, non gliene frega un cazzo di te davvero! Senza eccezione!
Nei rapporti con gli altri non comportarti in modo da renderti nemici gli amici, ma da farti amici i nemici.
Ogni volta che esercitiamo un'autocritica, ogni volta che confrontiamo le nostre idee col mondo esterno, facciamo scienza. Quando siamo indulgenti con noi stessi e non esercitiamo il nostro senso critico, quando confondiamo speranze e fatti, scivoliamo nella pseudoscienza e nella superstizione.
Guardati allo specchio: se ti appari bello, devi anche fare belle cose; se ti appari brutto, devi colmare la mancanza della natura con il tuo nobile agire.
È molto singolare che tutta la natura, tutti i pianeti, debbano obbedire a leggi eterne e che possa esserci un piccolo animale, alto cinque piedi, che a dispetto di queste leggi possa agire a suo piacimento, seguendo solo il suo capriccio.