Non tutti purtroppo capiscono l'ironia. E invece fa sorridere ed è importante averla anche verso se stessi, specie per chi è fortunato e fa un lavoro come il mio.
La mia unica droga è una dieta equilibrata. La palestra. Molti vanno dall'analista. Io mi alleno quattro volte a settimana.
Avevo molti tappeti rossi a Mediaset pur essendo l'ultima ruota del carro. Perfino in mensa mi davano cose più buone. Quelli della Gialappa's mi tormentavano: canta, parla, è vero o non è vero?
Ogni volta che cambia governo cambia la Rai.
Dov'è la dignità di una donna che si vende e si propone in cambio di una trasmissione? Bisogna fare una lunga gavetta prima di arrivare al successo, una gavetta fatta di lacrime e sangue.
Perché non ho scritto La Divina Commedia? Perché non c'ho pensato.
L'ironia è il pudore dell'umanità.
La vera ironia si usa solo in casi di emergenza. L'uso prolungato la fa diventare la voce di gente in gabbia che ha finito per amare le proprie sbarre.
Ironia: la pianta di cactus che spunta sulla tomba delle nostre morte illusioni.
Lo spirito e la bizzarria vanno adoperati con cautela, come tutte le sostanze corrosive.
Quando una persona non sa più ridere di se stesso, è il momento per gli altri di ridere di lui.
L'ironia è un ottimo antibiotico, ma non è giusto esorcizzare tutto con una risata.
Un peluche contro delle spie che controllano la mente... i cattivi non avranno scampo, stavolta.
Ho scritto t'amo sulla sabbia. Del gatto.
Con l'ironia riesco a fare qualsiasi cosa ma se si inizia a entrare nel mood di un tappeto musicale di venti minuti per la nomination, di un ora per dire chi è stato eliminato, lo dico subito che non mi interessa.
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