Di solito l'ironia, più che un effetto riuscito, è una intenzione mancata.
Soldati. Operatori di pace.
C'è più da imparare dalle oscurità di un maestro che dalla chiarezza di un discepolo.
Si comincia a invecchiare quando tutto diventa déja vu, anche quello che non si è mai visto.
Il mentitore è sempre un piccolo tattico, mentre chi evita di mentire segue una strategia.
Il male conferma la nostra superiorità o conforta la nostra debolezza.
Non prenderti troppo seriamente. Devi imparare a non essere costernato per gli errori compiuti. Nessun essere umano può evitare gli insuccessi.
Non bisogna prendersi sempre sul serio.
Gli epigrammisti in poesia sono come i fioristi in pittura.
Il bisogno dell'uomo di ricavare piacere dai suoi processi mentali ricrea sempre nuovi motti che poggiano sui nuovi interessi del giorno.
È ovvio, adoro fare l'ironia, detesto cordialmente l'allegria.
Perché non ho scritto La Divina Commedia? Perché non c'ho pensato.
Con il mio lavoro mi rapporto in modo giocoso, senza prendermi troppo sul serio, cercando di lavorare al meglio e di divertirmi, qualsiasi sia il ruolo che mi trovo a fare.
Circa l'ironia della violenza nei miei lavori, gran parte di questo deriva probabilmente dalle mie esperienze infantili durante e subito dopo la seconda guerra mondiale. Infatti, se non ci fosse stata l'occupazione tedesca e poi l'occupazione americana, non sarei mai diventato un regista.
Non mi prendo più sul serio come un tempo, ma il lavoro è migliorato e mi diverto di più.