Ridere per non piangere. La radice tragica del comico.
Perfino le persone prodighe diventano, con un avaro, oculate, attente improvvisamente alla ripartizione delle spese.
La malinconia dei comici è una di quelle leggende di cui nessuno dubita, come la collera dei calmi.
Soldati. Operatori di pace.
La preghiera è guarigione: non dal male, ma dalla disperazione.
Definire che cosa sia l'aforisma è una definizione al quadrato, un aforisma impossibile.
La comicità è la ricerca dello stato infantile virtuoso in cui la purezza, lo sporco, la volgarità e l'impudenza sono tutti fusi nella stessa innocenza, in cui accade la risata.
Il comico e la tragedia. Semplicemente due volti di un'unica faccia. L'essenza che ha generato il teatro e che, ancora oggi, ne rende possibile la sua aderenza al presente.
La comicità è la percezione dell'opposto, del diverso; l'umorismo ne è il sentimento.
La comicità è arte genetica.
La mia comicità non è mai stata astratta, gratuita. L'ho sempre ricalcata sulla realtà del momento.
Un bravo comico deve sempre difendere il suo paese da chi lo governa.
Tutti i grandi comici, da sempre, si muovono e si comportano in maniera immatura, come bambini.
Attraverso la comicità vediamo l'irrazionale in ciò che sembra razionale, il folle in ciò che sembra sensato, l'insignificante in ciò che sembra pieno di importanza.
Non c'è niente di più comico dell'infelicità.
Niente si sottrae al comico, neanche la riflessione sul comico.