La mia comicità non è mai stata astratta, gratuita. L'ho sempre ricalcata sulla realtà del momento.— Alberto Sordi
La mia comicità non è mai stata astratta, gratuita. L'ho sempre ricalcata sulla realtà del momento.
La ginnastica, il footing e le attività del genere sono in gran parte masochistiche, punitive della nostra istintiva passione per la spaparanzata.
La pennica è sacra: un'ora e mezza a letto ogni giorno dopo pranzo. Sto disteso e godo nel sentire i clacson in lontananza. Quelli della gente che sta in macchina, in coda, suda, si affanna. Io ridacchio fra me e me e penso: ma 'ndo annate?
Alla mia età ho fatto il callo alla solitudine. Una solitudine, però, molto relativa, perché il lavoro riesce a riempire completamente la mia esistenza.
Gli italiani si governano da soli.
Tutti i grandi comici, da sempre, si muovono e si comportano in maniera immatura, come bambini.
La comicità è arte genetica.
La comicità è la percezione dell'opposto, del diverso; l'umorismo ne è il sentimento.
Attraverso la comicità vediamo l'irrazionale in ciò che sembra razionale, il folle in ciò che sembra sensato, l'insignificante in ciò che sembra pieno di importanza.
Un bravo comico deve sempre difendere il suo paese da chi lo governa.
Niente si sottrae al comico, neanche la riflessione sul comico.
Non c'è niente di più comico dell'infelicità.
Un comico può durare soltanto fino a quando lui stesso o il suo pubblico non lo prendono sul serio.
Ridere per non piangere. La radice tragica del comico.