Non c'è niente di più comico dell'infelicità.— Samuel Beckett
Non c'è niente di più comico dell'infelicità.
L'abitudine è una grande sordina.
Il sole risplende: non ha altra scelta, nulla di nuovo.
Niente è di più ridicolo della disgrazia, altrui naturalmente.
Niente è più reale del niente.
È un suicidio vivere all'estero. Ma come sarebbe essere a casa? Un persistente disfacimento.
Niente si sottrae al comico, neanche la riflessione sul comico.
I veri geni del comico non sono coloro che ci fanno ridere di più, ma coloro che svelano una zona sconosciuta del comico.
Ridere per non piangere. La radice tragica del comico.
La mia comicità non è mai stata astratta, gratuita. L'ho sempre ricalcata sulla realtà del momento.
La comicità è arte genetica.
La prima cosa a sparire quando un paese viene trasformato in uno stato totalitario è la commedia e i comici. Poiché le persone ridono di noi, non credo che capiscano davvero quanto siamo essenziali per la loro salute mentale.
Il comico e la tragedia. Semplicemente due volti di un'unica faccia. L'essenza che ha generato il teatro e che, ancora oggi, ne rende possibile la sua aderenza al presente.
Un bravo comico deve sempre difendere il suo paese da chi lo governa.
I comici sono diversi da qualsiasi altro individuo. Vedi me: per una buona battuta darei mia moglie in pasto ai lombrichi. Bè, anche per una battuta così così.