Quello che non torna, merita rispetto.— Simone Perotti
Quello che non torna, merita rispetto.
La politica oggi è un segnale debole, e non può avere un ascoltatore forte. Verrebbe disintegrata.
Chi rifiuta e basta è schiavo di ciò che odia, non discepolo di ciò che ama.
La perdita di importanza delle scienze umane e segnatamente della filosofia è una delle cause della nostra decadenza. Da troppo tempo i filosofi non ispirano le vite degli uomini. E i risultati si vedono.
Più che l'amoralità, il problema del nostro tempo è proprio questo: pochissimi, inclusi gli amministratori delegati delle banche che guadagnano nove trilioni di dollari l'anno, sanno che diavolo stanno facendo.
Il rispetto verso i morti è del tutto naturale. In fondo, hanno appena portato a termine un compito personale e impegnativo: morire.
Amore e rispetto per la vita in tutte le sue manifestazioni, con la consapevolezza che non le cose, il potere e tutto ciò che è morto, bensì la vita e tutto quanto è pertinente alla sua crescita hanno carattere sacro.
Senza il senso della propria dignità, senza il rispetto verso se stessi, e nell'aristocratico questi sentimenti sono molto sviluppati, non ci può essere un solido fondamento per il bene sociale... le bien public... l'edificio sociale.
Al cuore di ogni dialogo sincero c'è, anzitutto, il riconoscimento e il rispetto dell'altro. Soprattutto c'è l'"eroismo" del perdono e della misericordia, che ci liberano dal risentimento, dall'odio e aprono una strada veramente nuova.
A Striscia la Notizia il rispetto delle persone e della verità sono valori poco conosciuti.
Tradirci mai, perché se si ama, se ci si rispetta, non può succedere, né per amore, perché allora non si ama, né per sesso, perché allora non ci si rispetta.
Ho sempre rispettato da legge, fin da quando sono cresciuto nel Bronx, a New York.
Ho molto rispetto per mio padre, ma siamo diversi.
Sai ti conosco oramai ho capito chi sei, non ti importa di niente, tu dimentichi tutto, senza alcun rispetto neanche per noi.
Al decalogo di Mosè andrebbe aggiunto un undicesimo comandamento che reciterebbe così: «Onora la madre terra». Noi ogni giorno assistiamo al suo scempio e a quella ingiustizia colossale per cui le sue risorse sono nelle mani di pochi avidi.