Meglio un folle a banchetto che un saggio in guerra.— Walter Scott
Meglio un folle a banchetto che un saggio in guerra.
Mangiare carne senza allegria e musica, procura una cattiva digestione.
A meno che un albero abbia mostrato i suoi fiori in primavera, sarà invano cercare i suoi frutti in autunno.
Un uomo, quando è ammalato, riconosce il medico dal suo passo; ma quando è ristabilito, non riconosce neppure la sua faccia.
Vi è una incredulità volgare nei fatti storici, così come in quelli religiosi, che è più facile mettere in dubbio che esaminare.
Questa vita è una follia. Ma la grande sapienza del guerriero della luce consiste nello scegliere bene la propria follia.
La vera saggezza è di non sembrare saggio.
Il saggio non schiaccia gli altri con la sua superiorità; non li umilia mettendo in rilievo la loro incapacità.
La saggezza dei proverbi sta nel contraddirsi.
I cani sono saggi. Scelgono un angolo tranquillo per leccarsi le ferite e non tornano finché non sono completamente guariti.
Non si trova la saggezza perché la si cerca. È il frutto di molte realizzazioni, e d'un tratto semplicemente emerge, facilmente e senza sforzo.
Il sapiente non accetterà entro la soglia di casa sua nessun denaro di provenienza sospetta: non rifiuterà però né respingerà le grandi ricchezze dono della fortuna e frutto della virtù.
Il maggior guaio di gettar perle ai porci non è tanto che si sprechino le perle, quanto che si guastano i porci.
Si direbbe che la forma più alta della saggezza umana consista nel mantenere le contraddizioni, e nel rendere sacro ciò che è insensato.
Le università inclinano i saggi al sofismo e all'affettazione.