Per distruggere l'inevitabilità delle guerre è necessario distruggere l'imperialismo.— Stalin
Per distruggere l'inevitabilità delle guerre è necessario distruggere l'imperialismo.
So che dopo la mia morte sulla mia tomba sarà deposta molta immondizia. Ma il vento della storia la disperderà senza pietà.
La morte risolve tutti i problemi.
Colpisci uno per insegnare a cento.
Nell'esercito sovietico ci vuole più coraggio a ritirarsi che ad avanzare.
Se esistesse una legge internazionale che obbligasse ogni capo di Stato che dichiarasse guerra a scendere in campo con tutti i suoi consiglieri per combatterla in prima linea accanto ai soldati, nel mondo ci sarebbe sicuramente qualche guerra in meno e, forse, anche qualche pacifista in piú.
Dobbiamo stare attenti a non attribuire a questo trasferimento gli attributi di una vittoria. Le guerre non si vincono con le evacuazioni.
La guerra consente di liberare, legittimamente, l'aggressività naturale, e vitale, che è in ciascuno di noi. È evasione dal frustrante tran tran quotidiano, dalla noia, dal senso di inutilità e di vuoto che, soprattutto nelle società opulente, ci prende alla gola.
La guerra è come l'amore, trova sempre il suo fine.
Una guerra non è vinta se il nemico sconfitto non è stato trasformato in un amico.
Non c'è mai stata una guerra buona o una pace cattiva.
Nella pace nulla di meglio per diventare un uomo che la tranquillità e l'umiltà, ma se tu senti il soffio della guerra allora imita la tigre, indurisci i tuoi muscoli, eccita il tuo sangue, nascondi la tua lealtà sotto la fredda rabbia e infine dà al tuo sguardo l'orribile splendore.
La guerra genera la guerra e la vittoria la sconfitta.
La via più rapida per porre fine a una guerra è quella di perderla.
Poeta si diventa, ma vedova di guerra si nasce.