Chiodo scaccia chiodo, ma quattro chiodi fanno una croce.
La massima sventura è la solitudine; tant'è vero che il supremo conforto la religione, consiste nel trovare una compagnia che non falla, Dio. La preghiera è lo sfogo come con un amico.
Si fa l'elemosina, per levarsi d'innanzi il miserabile che la chiede.
La morale sessuale è un palliativo della gelosia. Essa tende a evitare il confronto con la capacità virile di un altro. La gelosia è il timore di questo confronto.
È sommamente voluttuoso abbandonarsi alla sincerità, annullarsi in qualcosa di assoluto, ignorare ogni altra cosa; ma appunto è voluttuoso cioè, bisogna smettere.
Le cose si scoprono attraverso i ricordi che se ne hanno. Ricordare una cosa significa vederla ora soltanto per la prima volta.
La guerra in un primo momento è la speranza che a uno possa andar meglio, poi l'attesa che all'altro vada peggio, quindi la soddisfazione perché l'altro non sta per niente meglio e infine la sorpresa perché a tutti e due va peggio.
Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.
Di tutte le religioni dell'uomo, la guerra è la più tenace; ma anch'essa può dissolversi.
Dobbiamo stare attenti a non attribuire a questo trasferimento gli attributi di una vittoria. Le guerre non si vincono con le evacuazioni.
La guerra è la pace con altri mezzi.
Come tutte le cose buone, anche la guerra, da principio è difficile. Ma poi, quando ha attaccato, tien duro. Allora la gente ha paura della pace, come chi gioca a dadi ha paura di smettere perché viene il momento di fare i conti, di vedere quanto s'è perduto.
Esser preparati alla guerra è uno dei mezzi più efficaci per conservare la pace.
Uccidere in guerra non è affatto meglio che commettere un banale assassinio.
I soldati si mettono in ginocchio quando sparano: forse per chiedere perdono dell'assassinio.