Il colmo del ridicolo è che basti credere di meritare un posto per ottenerlo.— Stendhal
Il colmo del ridicolo è che basti credere di meritare un posto per ottenerlo.
Una delle bizzarrie più divertenti nel mondo, è che gli uomini credono sempre di sapere ciò che è loro necessario sapere. Guardateli parlare di politica, questa scienza così complicata; guardateli parlare di matrimonio e di costumi.
La vera patria è quella in cui incontriamo più persone che ci somigliano.
L'aria malinconica non è di buon gusto; ci vuole l'aria annoiata. Se siete malinconico, è segno che qualcosa vi manca, che non siete riuscito in qualche cosa. È un segno manifesto d'inferiorità. Invece se siete annoiato, è inferiore ciò che ha cercato vanamente di piacervi.
Il cattivo gusto consiste nel confondere la moda, che non vive se non di cambiamenti, col bello durevole.
Niente i mediocri odiano più della superiorità dell'ingegno: questa ai giorni nostri è la vera sorgente dell'odio.
Non si può immaginare quanto spirito sia necessario per non essere mai ridicoli.
La felicità è una farfalla che ti si posa un attimo sulla testa e ti rende tanto più ridicolo quanto maggiore è la sua bellezza.
Ci possono essere molti infiniti, alcuni più grandi di altri. Se questo vi sembra ridicolo, lo è. Ma c'è un modo assai naturale in cui viene fuori che questo è vero.
Il sublime e il ridicolo sono spesso così stretti insieme che è difficile classificarli separatamente. Un passo più in su del sublime forma il ridicolo, e un passo sotto il ridicolo forma di nuovo il sublime.
Ancora più divertente dell'uomo che è stato reso ridicolo è quello che, quando gli succede qualcosa di bizzarro, si rifiuta di ammetterlo e si sforza di mantenere la sua dignità.
Non conviene fare sesso. Dura poco, si fa una gran fatica e la posizione è ridicola.
Ridicolo. Assolutamente ridicolo.
Quel poco che ho fatto in questo mondo m'è sempre apparso in principio inutile, inutile sino al ridicolo, inutile sino al disgusto. Il demone del mio cuore si chiama "a che pro?".
Il nostro mondo diverrà un giorno tanto raffinato che sarà ridicolo credere in Dio come oggi è ridicolo credere agli spettri.
Così il CAI Centrale si limita a «riconoscere a Bonatti il giusto merito per l'apporto alpinistico da lui dato alla vittoria del K2»... E chi mai, fin dall'inizio, ne aveva dubitato? Risultò insomma, tout court, una finta, assurda e persino ridicola revisione storica.