La gavetta da attore l'ho fatto a teatro.
Fare il regista per la televisione è veramente duro, bisogna essere veloci. Per girare un'ora di show servono sette giorni.
Non è previsto che i film ambientati in prigione vengano fatti vedere ai carcerati, specialmente quelli in cui si parla di fuga.
Esiste una verità universale ed è: non dare mai la tua carta di credito a una donna.
Per me il teatro musicale è stata una scoperta tardiva che mi ha aiutato a far tornare nel mio lavoro un rapporto con la musica, con la dimensione visivo-temporale, che era quella che contraddistingueva i miei inizi.
Il drammaturgo descrive gli uomini. Per farlo prende degli attori.
Mi sento più vivo in un teatro che in qualunque altro posto, ma quello che faccio in teatro l'ho preso dalla strada.
Le anime che non siano teatro di conflitti sono scenari vuoti. La concordia è sempre noiosa.
In teatro non puoi barare, vengono subito a galla i difetti.
E' solo sul palco che gli attori si sentono vivi.
Il dramma resta sempre, dall'inizio alla fine, marcatamente politico.
La cultura è un bene comune primario come l'acqua; i teatri le biblioteche i cinema sono come tanti acquedotti.
Il teatro non lo considero gay, non c'è il sesso: noi sulla scena siamo creature di cartone.
L'osteria nella quale prendo i miei pasti è uno dei luoghi nei quali amo l'Italia. Entrano cani festosi, che nessuno sa di chi sono, bambini nudi con in mano un fiasco impagliato. Mangio, solo come il Papa, non parlo a nessuno, e mi diverto come a teatro.