Perché preghiamo e chiediamo che venga il regno dei cieli, se continua a piacerci la prigionia della terra?
Il Regno di Dio è il regno della risurrezione in terra.
È capace di credere al Regno di Dio solamente chi è così in cammino, chi ama la terra e Dio insieme.
È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli.
Il regno del cielo è per noi, è pronto per noi. Non attacchiamoci dunque alle cose della terra, che assomigliano così poco a un regno. Che pazzia attaccarci a questo, noi re, noi possessori del regno celeste!
Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
Che cosa è il Regno dei cieli? È il modo in cui Dio esercita la sua sovranità: l'amore realizzato nella giustizia in e da chiunque sia pronto a viverlo nella propria vita.
Il Regno dei Cieli è ahimsa.
Venga il tuo Regno, e sia più bello di tutti i sogni, più intenso di tutte le lacrime di chi pianse e morì nella notte per costruirlo.
Attraverso la partecipazione e il sacrificio si diventa costruttori spirituali del Regno di Dio.