C'è un gruppo di estremisti fanatici in ogni movimento riformatore.
Tutte le risorse di cui abbiamo bisogno sono nella mente.
Dietro l'apparente governo siede un governo invisibile che non ha alcuna fedeltà e non riconosce alcuna responsabilità verso il popolo.
Non pregate per carichi più leggeri ma per schiene più forti.
È molto meglio osare cose straordinarie, vincere gloriosi trionfi anche se screziati dall'insuccesso, piuttosto che schierarsi tra quei poveri di spirito che non provano grandi gioie né grandi dolori, perché vivono nel grigio e indistinto crepuscolo che non conosce né vittorie né sconfitte.
Non dobbiamo trascurare il ruolo che giocano gli estremisti. Essi sono il pungolo che trattiene la società dall'essere troppo compiacente.
Il fanatico è sempre "l'altro", perché il proprio fanatismo è impossibile da riconoscere.
Un popolo ispirato dalla democrazia, dai diritti umani e dalle opportunità economiche volta le spalle con decisione all'estremismo.
L'opposto del fanatico religioso non è l'ateo fanatico, ma il cinico mite al quale non importa se c'è un Dio o no.
Il fanatismo consiste nel raddoppiare gli sforzi quando si è dimenticato lo scopo.
Se si dovessero sopprimere l'adulterio, il fanatismo, il crimine e il male, non avrebbe più senso scrivere nemmeno una nota per un'opera musicale.
II cinico nuocerà sempre meno del fanatico.
Vuoto di senso crolla l'Occidente soffocherà per ingordigia e assurda sete di potere e dall'Oriente orde di fanatici.
I fanatici non sono gli unici convinti di possedere la verità (quasi tutti ne sono convinti), sono solo i più terrorizzati di perderla.
Non ho niente contro Dio, è il suo fan club che mi spaventa.
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