Il demonio è come una lima sorda che bisogna sorprendere fin dal principio.
La fede in noi è così debole che crediamo più facilmente a quanto ci cade sotto gli occhi, che non alle verità che essa ci insegna.
Non lamentiamoci dei nostri timori né ci scoraggi vedere la debolezza della nostra natura e dei nostri sforzi.
Pretendere di entrare nel cielo senza prima entrare in noi stessi per meglio conoscerci e considerare la nostra miseria, per vedere il molto che dobbiamo a Dio e il bisogno che abbiamo della sua misericordia, è una vera follia.
Il diavolo non si fa scrupolo, pei suoi disegni, di citar le Scritture.
Nessun ateo, per quanto ne so, ha confutato validamente l'esistenza del diavolo.
Coloro che combattono, non per Dio in se stessi, ma contro il diavolo negli altri, non riescono mai a migliorare il mondo, ma lo lasciano com'era, o qualche volta peggiore di com'era prima che cominciasse la crociata.
E ciascuno ha il diavolo che si merita.
Ecco, forse l'unica vera prova della presenza del diavolo è l'intensità con cui tutti in quel momento ambiscono saperlo all'opera.
Il diavolo è l'alibi di Dio.
Io mi fido degli uomini, è del diavolo che c'è in loro che non mi fido...
Il culto del diavolo è la preghiera nei templi pagani e tutto ciò che si fa ad onore degli idoli insensibili: accendere le lampade e bruciare incenso alle sorgenti dei fiumi, come alcuni ingannati dai sogni o dai demoni.
In difesa del diavolo, va detto che abbiamo sentito una sola campana. Dio ha scritto tutti i libri.
E' stato il Diavolo a inventarsi il mondo, non il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.