Chi vive solo per compiacere se stesso fa un piacere al mondo quando muore.
La donna ha il diritto di vestirsi solo a lutto. Non appena ha raggiunto l'età adulta, dovrà coprire il suo viso che è fonte di tanti pericoli, altrimenti rischia di perdere la beatitudine eterna.
È credibile, perché è infondato.
Vuoi essere felice per un istante? Vendicati! Vuoi essere felice per sempre? Perdona!
Il sangue dei martiri è il seme della Chiesa.
Io non cancello nulla in questa mia vita. Ogni cosa, ogni minima cosa, mi ha reso quel che sono adesso. Le cose belle mi hanno insegnato ad amare la vita. Le cose brutte, a saperla vivere.
Morire non è nulla; non vivere è spaventoso.
Vivere è una malattia a cui il sonno viene una volta al giorno a recare un po' di sollievo. Questo però è solo un palliativo: il rimedio è la morte.
Vivere, in generale, vuol dire essere in pericolo.
A ben considerare, il nostro cosìdetto senso di vivere non consisterà, forse, nella previsione di poter ripetere infinite volte ciò che una volta campiamo?
Un unico pensiero gli martellava in testa, come il battito di un tamburo, come il battito del cuore. Continua a vivere. Continua a vivere. Continua a vivere... Finché la parole si sgranarono in una litania prova di senso.
Non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di aver vissuto.
Per vivere bisogna aver forza e capire, scegliere.
Vivi apprezzandoti e fai silenzio, vedrai che ritroverai la calma e la serenità. In mezzo al rumore non si avvertono né i respiri né i sospiri delle persone che ti vogliono bene.
Vivere è diventato un esercizio burocratico.