Un romanzo è una impressione, non un argomento.— Thomas Hardy
Un romanzo è una impressione, non un argomento.
Non fare una cosa immorale per ragioni morali!
Emanava da lei come un senso d'isolamento, di estraneità; la solitudine della brughiera era concentrata in quel volto che dalla solitudine era nato.
Vi è una loquacità che non dice nulla e vi è un silenzio che dice molto.
La più vigorosa espressione di una decisione non coincide sempre col massimo vigore della decisione medesima.
Se Galileo avesse scritto in versi che il mondo si muoveva, forse l'inquisizione lo avrebbe lasciato stare.
Il romanzo meraviglioso nasce dalla capacità del romanziere di interpretare le maschere degli uomini attraverso la sua maschera-psiche per farne i volti dei suoi personaggi.
Il romanzo è la favola delle fate di chi non ha immaginazione.
L'unica ragione che abbia un romanzo di esistere è che cerca di rappresentare la vita.
Quando ho voglia di leggere un romanzo, ne scrivo uno.
Il romanziere è lo storico del presente, mentre lo storico è il romanziere del passato.
L'unica cosa che possiamo chiedere a priori a un romanzo, senza esporci a un'accusa di arbitrarietà, è di essere interessante.
Quando scrivo un romanzo, lo sento riuscito se sono riuscito ad andare al di là di me stesso e, quindi, se sono entrato nella carne viva dell'umano.
Se ha intenzione di scrivere romanzi, una donna deve possedere denaro e una stanza tutta per sé.
Un romanzo che non scopra un segmento di esistenza finora sconosciuto è immorale. La conoscenza è l'unica moralità del romanzo.
I romanzieri, sottoscritto compreso, non capiscono molto di quel che fanno, non sanno perché funziona quando va bene, non sanno perché non funziona quando va male.