Un romanzo è una macchina per generare interpretazioni.— Umberto Eco
Un romanzo è una macchina per generare interpretazioni.
Ciascuno di noi ogni tanto è cretino, imbecille, stupido o matto. Diciamo che la persona normale è quella che mescola in misura ragionevole tutte queste componenti, questi tipi ideali.
La stampa deve diventare sempre più storiografia dell'istante.
La comicità è la percezione dell'opposto, del diverso; l'umorismo ne è il sentimento.
Il suo silenzio era abbastanza eloquente.
Democrazia è anche accettare una dose sopportabile di ingiustizia per evitare ingiustizie maggiori.
Un romanzo è in pratica una forma protestante di arte, è un prodotto di una mente libera, di un individuo autonomo.
Romanzi d'amore, pasticche di sospiri.
L'arte dello scrivere romanzi consiste nel saper mentire.
Un romanzo che non scopra un segmento di esistenza finora sconosciuto è immorale. La conoscenza è l'unica moralità del romanzo.
Un romanzo o si scrive o si vive.
Il romanzo non deve avere alcuna fretta. In passato anche la fretta poteva rientrare nella sua sfera, oggi è passata al film; confrontato ad esso, il romanzo frettoloso è destinato a restare sempre inadeguato.
I romanzi finiscono col matrimonio dell'eroe con l'eroina. Bisognerebbe invece cominciare da questo, e finire che si sono separati, cioè liberati l'uno dell'altro.
Tutti i romanzieri, forse, non scrivono che una sorta di tema (il primo romanzo) con variazioni.
Il romanzo meraviglioso nasce dalla capacità del romanziere di interpretare le maschere degli uomini attraverso la sua maschera-psiche per farne i volti dei suoi personaggi.
Il romanzo è il privilegio dei ricchi, non la professione dei disoccupati. Il povero deve essere pratico e prosaico.