Il privilegio dell'assurdità: a cui nessuna creatura vivente è soggetta all'infuori dell'uomo.— Thomas Hobbes
Il privilegio dell'assurdità: a cui nessuna creatura vivente è soggetta all'infuori dell'uomo.
Dove non c'è un potere comune, non c'è legge, dove non c'è legge, non c'è nessuna ingiustizia. Forza e frode, in guerra, sono le virtù cardinali.
La vita dell'uomo è confinata nella solitudine, nella povertà, nella sporcizia, nella brutalità e infine la durata della vita è alquanto breve.
Il valore di un uomo è, come per tutte le altre cose, il suo prezzo, cioè quanto si darebbe per l'uso del suo potere.
L'autorità, non la verità, fa la legge.
L'esaltazione degli antichi scrittori procede non dalla reverenza per i morti, ma dallo spirito di rivalità e dalla reciproca invidia dei vivi.
Dal momento in cui viene riconosciuto, l'assurdo diventa la più straziante di tutte le passioni.
L'assurdo è essenzialmente un divorzio, che non consiste nell'uno o nell'altro degli elementi comparati, ma nasce dal loro confronto.
L'assurdo è la lucida ragione che constata i suoi limiti.
In politica un'assurdità non è uno svantaggio.
Non c'è niente di tanto assurdo che non possa essere detto da un filosofo.
Un'assurdità plausibile è sempre meglio di una possibilità che non convince.
Quanto più una persona è intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo.
Siamo in errore quando crediamo di essere nel vero e viceversa. La via dell'assurdo è la sola praticabile.
Le assurdità di ieri sono le verità di oggi e saranno le banalità di domani.