Vi è forse qualcosa di più ignobile della democrazia?— Tommaso Landolfi
Vi è forse qualcosa di più ignobile della democrazia?
Un nome qualunque non esiste, per così dire non si dà in natura: ogni nome reca una certa carica di destino.
L'arte si afferma, crea una nuova e più congrua realtà: sì certo, quella appunto dell'arte, che non si dà chi non sarebbe disposto a barattare contro un minuzzolo di quest'altra vile e spregiata.
Quando ci si sente tristi e addolorati ecc. basta mangiare un po' di cioccolata o aspettare un po' di tempo perché tutto si metta matematicamente a bene.
"Ma": la terribile parola della disperazione.
La democrazia è il processo tramite il quale la gente è libera di scegliere l'uomo che si prenderà la colpa.
Costruire la democrazia equivale a distruggere le oligarchie, con la precisa consapevolezza che a un'oligarchia distrutta subito seguirà la formazione di un'altra.
La democrazia bisogna guadagnarsela; la dittatura la si merita.
La democrazia smetterà di esistere quando toglierai da coloro che hanno voglia di lavorare e darai a coloro che non ne hanno voglia.
Le tasse sono il nostro modo di alimentare l'oca dalle uova d'oro della libertà, della democrazia e dell'impresa. Qualcuno dice, "Beh, l'oca mangia troppo". Questo è probabilmente vero. Ma meglio un'oca grassa che niente oca del tutto!
I ciechi guidano i ciechi. È il sistema democratico.
La democrazia finché dura è più sanguinosa dell'aristocrazia o della monarchia.
Per il fatto che siamo una democrazia governata dal popolo, noi siamo la sola nazione al mondo che deve tenersi un governo per quattro anni, non importa quello che faccia.
Se la tolleranza democratica fosse stata ritirata quando i futuri capi cominciarono la loro campagna, l'umanità avrebbe avuto la possibilità di evitare Auschwitz e una guerra mondiale.
Entra in crisi la democrazia, perché essa, intendo la democrazia quantitativa moderna, è stata pensata supponendo che ci fossero dei valori stabili, fissi, condivisi da tutti.