Come non cadere in ginocchio davanti l'altare della certezza.— Umberto Eco
Come non cadere in ginocchio davanti l'altare della certezza.
Non c'è maggior successo che l'incontro piacevole tra due fallimenti.
Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quando lo fanno per convinzione religiosa.
Bello era un valore, doveva coincidere col buono, col vero e con tutti gli altri attributi dell'essere e della divinità.
Il bello di un procedimento scientifico è che esso non fa mai perdere tempo agli altri: anche lavorare sulla scia di una ipotesi scientifica per scoprire poi che bisogna confutarla significa avere fatto qualcosa di utile sotto l'impulso di una proposta precedente.
L'America ha un'incredibile capacità di storicizzare il passato prossimo.
Le certezze non sono di questo mondo. E quelle poche quasi sempre sono negative.
Possiamo essere assolutamente certi solo di cose che non capiamo. Una dottrina che è compresa è spogliata della sua forza.
L'uomo non possiede che due certezze assolute: il piacere e il dolore. Esse orientano tutta la sua vita individuale e sociale.
Sperare soltanto nelle certezze; è più sicuro.
Ciò che gli uomini vogliono realmente non è la conoscenza, ma la certezza.
Se c'è una cosa di cui sono sicuro è che questo mondo non basta, e se non c'è altro se lo possono riprendere indietro tutto intero.
Il problema centrale della nostra epoca è come poter agire risolutamente in assenza di certezza.
La ricompensa per chi adempie ad un dovere è la capacità di adempierne un altro.
L'unico momento in cui si può essere certi di qualcosa è quando si è certi di aver sbagliato.