I libri si rispettano usandoli, non lasciandoli stare.— Umberto Eco
I libri si rispettano usandoli, non lasciandoli stare.
In fondo la gaffe nasce sempre da un atto di sincerità non mascherata; quando la sincerità è voluta non si ha gaffe ma sfida e provocazione.
L'umanità non sopporta il pensiero che il mondo sia nato per caso, per sbaglio, solo perché quattro atomi scriteriati si sono tamponati sull'autostrada bagnata. E allora occorre trovare un complotto cosmico, Dio, gli angeli o i diavoli.
Mentre il comico è la percezione dell'opposto, l'umorismo ne è il sentimento.
Tale è la forza del vero che, come il bene, è diffusivo di sé.
Si pubblicano molti libri di stupidi perché di primo acchito ci convincono. Il redattore editoriale non è tenuto a riconoscere lo stupido. Non lo fa l'accademia delle scienze, perché dovrebbe farlo l'editoria?
Del resto non importa tanto essere onesti, quanto onorati.
In passato ad un re bastava apparire rispettabile in uniforme e non cadere da cavallo, ora dobbiamo invadere le abitazioni del popolo per ingraziarcelo. Questa famiglia è stata ridotta alle più basse e spregevoli di tutte le creature. Siamo diventati attori.
Sono una pappamolle quando ho a che fare con le persone che amo. Basta chiedermi scusa ed è fatta! È terribile, lo so, dovrei fare uno sforzo per essere più dura.
Il rispetto di un uomo per la legge e l'ordine esiste con precisa relazione nella misura dei suoi assegni.
I figli non devono avere paura di te per rispettarti.
Rispettate i vecchi!
Un sistema strutturalmente accoppiato col proprio ambiente è un sistema che impara.
Il rispetto della persona, e dei valori che l'accompagnano, rischia di scomparire quando ogni momento della sua vita viene implacabilmente scrutato e registrato. Di fronte a questa nuova realtà l'attenzione della politica deve essere massima.
Tra la adulazione e l'ammirazione scorre spesso un fiume di rispetto.
Mi è stato sempre insegnato a rispettare i miei vecchi e ho raggiunto ora un'età in cui non ho nessuno da rispettare.