Nella grande sapienza c'è grande dolore, chi aumenta il proprio sapere, aumenta il proprio dolore.— Umberto Eco
Nella grande sapienza c'è grande dolore, chi aumenta il proprio sapere, aumenta il proprio dolore.
I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l'invasione degli imbecilli.
La giustizia non è mossa dalla fretta... e quella di Dio ha secoli a disposizione.
Scoprii che più amara della morte è la donna, che è come il laccio dei cacciatori, il suo cuore è come una rete, le sue mani funi.
Quelli della generazione del sessantotto pensavano che la rivoluzione fosse un caffè istantaneo.
Viene un momento in cui qualcosa si spezza dentro, e non si ha più né energia né volontà. Dicono che bisogna vivere, ma vivere è un problema che alla lunga conduce al suicidio.
In antico chi ben praticava il Tao con esso non rendeva perspicace il popolo, ma con esso si sforzava di renderlo ottuso: il popolo con difficoltà si governa poiché la sua sapienza è troppa.
Molta sapienza, molto affanno; chi accresce il sapere, aumenta il dolore.
La somma filicità sarà somma cagione della infelicità, e la perfezion della sapienza cagion della stoltizia.
Forse Ulisse può battere la tartaruga ma senza conoscenza non c'è vera tartaruga e quindi Ulisse è solo nella corsa e forse nella corsa perde la sua sapienza e resta il gnente, il puro gnente senza tartaruga e senza coscienza fine a se stessa.
Il sapiente è di migliore qualità, se nessuna offesa gli nuoce, piuttosto che se non gliene viene fatta nessuna; e io dirò uomo valoroso quello che non è domato dalle guerre e non è impaurito dalla forza del nemico che si avvicina, non quello che si gode un pingue ozio tra popoli inoperosi.
Un uomo, se possiede la vera sapienza, sa godere dell'intero spettacolo del mondo da una sedia, senza saper leggere, senza parlare con nessuno, solo con l'uso dei sensi e con l'anima che non sappia essere triste.
Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data. La domandi però con fede, senza esitare [...].
Alla sapienza non si può nuocere, il tempo non la cancella, nessuna cosa la può sminuire.
Non deviare dalla natura e il formarci sulle sue leggi e sui suoi esempi, è sapienza.
Ottima cosa è nell’animo la sapienza. Così è pessima cosa nel corpo il dolore. Adunque siccome il sommo male è ‘l corporal dolore, così la sapienza è dell’animo il sommo bene, cioè de l’om saggio, e niuna altra cosa è da a questa comparare.