Il sapiente che non è in grado di giovare a se stesso, inutilmente sa.— Quinto Ennio
Il sapiente che non è in grado di giovare a se stesso, inutilmente sa.
Nessuno stia ad onorarmi di lacrime e di funebri omaggi: io resto ben vivo sulle bocche degli uomini.
L'amico sicuro si riconosce nell'incerta fortuna.
Tutti gli uomini desiderano essere lodati.
Il vero amico si rivela nella situazioni difficili.
La sapienza è figliola dell'esperienza.
Occorre che coloro che amano la sapienza siano esperti di molte cose.
La somma filicità sarà somma cagione della infelicità, e la perfezion della sapienza cagion della stoltizia.
Accumulare sapienza è male quanto accumulare denaro. Una volta o l'altra bisogna cominciare a far partecipi gli altri di ciò che si sa.
Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data. La domandi però con fede, senza esitare [...].
Non deviare dalla natura e il formarci sulle sue leggi e sui suoi esempi, è sapienza.
Alla sapienza non si può nuocere; il tempo non la cancella; nessuna cosa la può sminuire.
Il sapiente non è soggetto ad alcuna offesa; pertanto non importa quante frecce siano scagliate contro di lui, dal momento che è del tutto invulnerabile.
Non si vuol credere se non a ciò che si comprende con la propria umana sapienza, a ciò che rientra nelle proprie categorie anche le più sublimi: ciò che le oltrepassa, la sapienza di Dio, appare irrazionale.
Vi sono scorciatoie por giungere alla scienza; non vi sono per giungere alla sapienza.