La sapienza è figlia dell'esperienza.
La memoria dei beni fatti, appresso l'ingratitudine, è fragile.
Sposarsi è come mettere la mano in un sacco pieno di serpenti, nella speranza di tirar fuori un'anguilla.
Chi vol essere ricco in un dì è impiccato in un anno.
Non è sì grosso ingegno che voltatosi a una cosa sola, e quella sempre messa in opera, non la faccia bene.
O dormiente, che cosa è sonno? Il sonno ha similitudine colla morte. O perché non fai adunque tale opera che dopo la morte tu abbi similitudine di perfetto vivo, che vivendo farsi col sonno simile ai tristi morti?
Forse Ulisse può battere la tartaruga ma senza conoscenza non c'è vera tartaruga e quindi Ulisse è solo nella corsa e forse nella corsa perde la sua sapienza e resta il gnente, il puro gnente senza tartaruga e senza coscienza fine a se stessa.
La sapienza è figliola dell'esperienza.
Cos'è proprio del sapiente? quando può nuocere, non volerlo.
L'autentica sapienza risiede principalmente nel sapere insegnare agli altri avendo l'aria di non insegnare affatto, proponendo anche le cose che gli altri non sanno come se le avessero soltanto dimenticate, proponendole dunque nel linguaggio che sanno, trasparente e piano.
A volte la sapienza più grande consiste nel non sapere o nel fingere di non sapere.
Non deviare dalla natura ed il formarci sulle sue leggi e sui suoi esempi, è sapienza.
Per chi ascolta non me, ma il lógos, sapienza è intuire che tutte le cose sono Uno, e l'Uno è tutte le cose.
Fate il bene per se medesimo, senz'alcun motivo d'interesse personale; vi sarà resa la giustizia che meritate, godrete senza contrasto della reputazione di virtù e di sapienza, che si forma da se medesima in favore di quelli che così si governano senza parere di ambirla.
La somma filicità sarà somma cagione della infelicità, e la perfezion della sapienza cagion della stoltizia.
La vecchiaia è la sede della sapienza della vita.