Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria.— Umberto Eco
Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria.
Tutte le eresie sono bandiera di una realtà dell'esclusione. Gratta l'eresia, troverai il lebbroso. Ogni battaglia contro l'eresia vuole solamente questo: che il lebbroso rimanga tale.
Capire i linguaggi umani, imperfetti e capaci nello stesso tempo di realizzare quella suprema imperfezione che chiamiamo poesia, rappresenta l'unica conclusione di ogni ricerca della perfezione.
Si pubblicano molti libri di stupidi perché di primo acchito ci convincono. Il redattore editoriale non è tenuto a riconoscere lo stupido. Non lo fa l'accademia delle scienze, perché dovrebbe farlo l'editoria?
Lo stupido è insidiosissimo. L'imbecille lo riconosci subito, mentre lo stupido ragiona quasi come te, salvo uno scarto infinitesimale.
La miseria e le preoccupazioni generano il dolore, la sicurezza, invece, e l'abbondanza la noia.
La felicità dell'uomo bianco non può essere acquistata con la miseria dell'uomo nero.
I siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti; la loro vanità è più forte della loro miseria.
La miseria è un'invenzione degli uomini e la grandezza il normale andazzo del mondo.
L'uomo non ha una sola e identica vita; ne ha molte giustapposte, ed è la sua miseria.
L'uomo destinato alla gloria non teme la povertà e la miseria perché sa che nella miseria il suo ingegno diverrà genio.
Tutto vince il lavoro improbo, e nelle strettezze miseria che urge.
Etica, morale, diritti umani? Cose di lusso per noi che conosciamo solo il passaggio di riso e fagioli. La nostra etica è una sola: tentare di non crepare. Che cosa valgono tutti i princìpi che non sanno darci da mangiare? La vita viene prima di tutto.
La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.
Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero.