I bambini esposti a violenza domestica mostrerebbero gli stessi cambiamenti al livello cerebrale dei veterani di guerra.
Ciò che mi spaventa non è la violenza dei cattivi; è l'indifferenza dei buoni.
La violenza esercitata su di noi da altri è spesso meno dolorosa di quella che ci infliggiamo da soli.
Meglio essere violenti, se c'è violenza nel nostro cuore, che indossare il manto della non-violenza per coprire l'impotenza.
Antipatie violente sono sempre sospette, e tradiscono una affinità segreta.
La nonviolenza è l'arma dei forti. Nei deboli potrebbe facilmente ridursi a ipocrisia.
Finora si è considerato il campo animale come un campo libero dove uno potesse portare stragi; la nonviolenza inizia il piano di un accordo col campo animale, che potrà arrivare molto lontano.
Coloro che credono nell'uomo quale è, e non hanno dunque abbandonato la speranza di vincere la violenza e l'irrazionalità, devono esigere che a ogni uomo sia dato il diritto di organizzare autonomamente la propria vita, nella misura in cui ciò è compatibile con gli eguali diritti degli altri.
Mi hanno sempre colpito le vittime che non denunciano all'inizio atti violenti pensando che una scenata di gelosia sia amore. Poi diventa troppo tardi.
Occhio per occhio servirà solo a rendere tutto il mondo cieco.
La violenza risolve sempre tutto.