Quando le donne fanno autocritica, scoprono la bellezza dei difetti.— Valeriu Butulescu
Quando le donne fanno autocritica, scoprono la bellezza dei difetti.
Gli adulti sono bambini che giocano a vivere.
A volte la pace è più stressante che la guerra. Non spara nessuno. Tutti prendono la mira.
Solo i deboli parlano di giustizia.
Quando uno stupido ammette di esserlo è buon segno. Sta diventando intelligente.
Non sono i nostri nemici che ci spaventano, ma i nostri punti deboli.
Da dove venivano le donne? Ce n'era una scorta infinita. Ciascuna di esse era diversa, unica. Avevano la passera diversa, i seni diversi, la bocca diversa, ma nessun uomo poteva godersele tutte, ce n'erano troppe, con le gambe accavallate, a far impazzire gli uomini. Che pacchia!
Una donna che non sa essere brutta non è bella.
Amo le donne. Senza di loro me ne sarei già andato. Senza di loro non sarei mai più tornato.
Se una donna si pente veramente, le tocca andare da un cattivo sarto, altrimenti nessuno le crederà.
Una donna o ama o odia, non ha una via di mezzo. Il pianto della donna è menzogna. Negli occhi della donna vi sono due tipi di lacrime, le une provocate dal vero dolore, le altre indotte dalla scaltrezze. Una donna che pensa sola, pensa cose cattive.
La maggior parte delle donne sono così artificiali da non avere il senso dell'arte.
Le donne, come la zuppa, non bisogna lasciarle raffreddare.
Una donna che non sa fare il caffè per me può essere solo un'avventura.
Nella donna, come nel romanzo, il non detto è più importante del detto. Lei è insondabile, sfuggente, imprevedibile. È l'eterno femminino. L'ambiguità costituisce la fonte inesauribile del suo fascino ma anche il principale motivo della perenne e irrimediabile incomprensione fra i sessi.
Le donne mentono come respirano.