La morte: un punto o una virgola?— Valeriu Butulescu
La morte: un punto o una virgola?
Non sono i nostri nemici che ci spaventano, ma i nostri punti deboli.
Fare una guerra è la cosa più semplice del mondo. È quando si vuol fare la pace che cominciano i guai."
Mi annoio raramente e mai da solo.
A volte la pace è più stressante che la guerra. Non spara nessuno. Tutti prendono la mira.
Ogni anno oltrepassiamo senza saperlo il giorno della nostra morte.
Non c'è niente di più errato del ritenere la morte simile al sonno. Perché dovrebbe esserlo se la morte non assomiglia al sonno? L'essenza del sonno è il destarsi da esso, ma dalla morte non ci si desta.
La morte distrugge un uomo: l'idea della morte lo salva.
La morte è come un pescatore che pigli il pesce nella rete e per un po' lo lascia in acqua; il pesce nuota ancora, ma ha tutt'intorno la rete, e il pescatore lo tirerà su, quando gli sembrerà opportuno.
Bisogna salvarsi per poter morire, perché la morte non sopraggiunga senza coscienza, ma chiara, precisa, limpida.
La morte verrà all'improvviso avrà le tue labbra e i tuoi occhi ti coprirà di un velo bianco addormentandosi al tuo fianco.
Non morirei mai per le mie opinioni: potrei avere torto.
Nella vita la cosa più audace è odiare la morte; sono disprezzabili e disperate le religioni che ottundono questo odio.
La morte non bisogna né temerla né desiderarla.
I morti non soffrono di essere morti e i vivi non soffrono se non perché vivono.
La meditazione della morte non insegna a morire, non rende l'esodo più facile.