Su tutte le tombe dovrebbe essere scritto: non piangetemi perchè sono morto, ma perchè avei voluto dirvi una cosa, una sola, e non ho trovato il modo.
L'aforisma è la forma più pudica di scrittura, e se cerca la verità è per nascondersi dietro di lei.
Non è possibile abituarsi alla solitudine. L'uomo è solo ogni volta di più.
Se non siete felici siate almeno infelici e ne ricaverete comunque una certa soddisfazione.
Ormai tutto è talmente fuori posto che più niente è fuori luogo.
Togliete il superfluo dal mondo, e resterà un aforisma.
Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v'è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.
In confronto alla morte, l'amore è una faticosa faccenda infantile, sebbene gli uomini credano più nell'amore che nella morte.
Essere immortale è cosa da poco, tutte le creature lo sono, giacché ignorano la morte.
Un bel morir tutta la vita honora.
Entra infine nel Mio Essere chi, al momento del trapasso, quando abbandona il corpo, pensa soltanto a Me. Questo è vero al di là di ogni dubbio.
L'anima non dimora, qual massa indipendente, nel corpo come in un carcere, da cui sarebbe liberata dalla morte. L'anima è l'uomo nella sua totalità. L'uomo non ha un'anima, egli è un'anima.
La statistica ci segnala che possiamo contare in tutto su un venticinquemila giorni; qualche migliaio in più per qualcuno. Ma dopo non ce ne saranno altri. Per nessuno. Sì: anche per me che scrivo, anche per te che leggi sarà subito sera.
Solo da morti, scrittore e asino, trovano la loro glorificazione.
Si nasce una sola volta, ma si muore per sempre.
La vita fa l'analisi, la morte si incarica della sintesi.
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