La vita è una frase interrotta.
La notte, chi scrive queste parole lo ha già detto altrove è lo stato proprio e normale della creazione di cui facciamo parte. Il giorno, breve nella durata come nello spazio, non è che una misura stellare.
C'è chi si fissa a vedere solo il buio. Io preferisco contemplare le stelle. Ciascuno ha il suo modo di guardare la notte.
Niente eguaglia la timidezza dell'ignoranza se non la sua temerità.
Da seimila anni la guerra piace ai popoli litigiosi. E Dio perde il tempo a fare le stelle e i fiori.
La coscienza è il caos delle chimere, delle brame, dei tentativi; la fornace dei sogni; l'antro delle idee vergognose; il pandemonio dei sofismi; il campo di battaglia delle passioni.
La vita non farà che darti lezioni, giorno dopo giorno, finché campi. E dalle lezioni bisogna imparare no?
Abbiamo due vite: la seconda inizia quando ci accorgiamo di averne una sola.
Per godere la vita si deve essere disposti a farne, in una certa misura, parte.
La propria vera vita è spesso la vita che non si vive.
Ci sono persone che non vivono la vita presente ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono: e intanto il tempo si consuma e vola via.
La vita è troppo povera per non essere anche immortale.
Il fumo uccide. Ma la vita mica scherza.
La vita è una lunga lezione di umiltà.
Accadono cose che sono come domande, passa un minuto oppure anni, e poi la vita risponde.
La vita è una lingua straniera: tutti gli uomini sbagliano a pronunciarla.