Cajo Gracco: Anche de' rei Il sangue è sacro, né versarlo debbe Che il ferro della legge.
Era il tempo che stanche in occidente Piegava il Sol le rote, e raccogliendo Dalle cose i colori, all'inimica Notte del mondo concedea la cura.
E dove in trono non s'asside il giusto, Colpa divien, che mai non si perdona, Dell'ingegno l'altezza e la virtude; E fortunata è l'ignoranza sola.
Non sempre di Codardia compagna è la Paura.
Fulvio: I miei misfatti, o donna, Son due: l'odio a' superbi, e immenso, e ardente Amor di libertà.
I miei misfatti, o donna, Son due: l'odio a' superbi, e immenso, e ardente Amor di libertà.
Il sangue si è il tesoro della vita; però non è da dissiparsi temerariamente.
Signore, abbi pietà del mio sangue, della mia anemia in fiamme!
L'albero della libertà deve essere rinvigorito di tanto in tanto con il sangue dei patrioti e dei tiranni. Esso ne rappresenta il concime naturale.
Mi è rimasto solo il sangue, prendetelo ma non fatemi soffrire a lungo.
Si fa all'amore per ferire, per spargere sangue. Il borghese che si sposa e pretende una vergine, vuole cavarsi anche lui questa voglia.
Dopo il suo sangue, la cosa migliore che un uomo può dare di sè è una lacrima.
Disputare, o dubitare del circolo del sangue si è superfluo.
Bestia stanca, uno staffile di fiamme mi colpisce le reni. Ho ritrovato il vero senso delle metafore dei poeti. Mi sveglio ogni notte nell'incendio del mio stesso sangue.
Sangue, sangue, sangue.
Volgi la mente da questa bassa aiuola a così eccelse meditazioni! Fallo adesso, finché il tuo sangue è caldo e sei ancora pieno di vigore, questo è il momento per guardare più in alto!
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