L'intolleranza non produce che ipocriti o ribelli: quale funesta alternativa!
Guai a quelli che fanno traduzioni letterali, e traducendo ogni parola snervano il significato. È ben questo il caso di dire che la lettera uccide e lo spirito vivifica.
Ai vivi si devono dei riguardi, ai morti si deve soltanto la verità.
Io non amo far citazioni; di solito, è una faccenda spinosa: si trascura ciò che precede e segue il passo che si cita e ci si espone a mille contestazioni.
Nulla sarebbe più faticoso che mangiare e bere se Dio, oltre che una necessità, non ne avesse fatto un piacere.
Lasciate leggere e lasciate danzare; questi due divertimenti non potranno mai fare del male al mondo.
L'uomo può vivere soltanto con i suoi simili, e anche con loro non può vivere perché, alla lunga, gli diventa intollerabile che un altro sia il suo simile.
L'intolleranza è unicamente essenziale al monoteismo: un dio unico è, per la sua natura, un dio geloso, che non soffre l'esistenza di alcun altro dio.
La Scrittura ci insegna che non solo Dio tollerava tutti gli altri popoli, ma ne aveva una cura paterna: e noi osiamo essere intolleranti!
Ciò che i puritani hanno dato al mondo non erano pensieri, ma azioni.
I cattolici e i comunisti sono simili nel considerare che quelli che non hanno le loro convinzioni non possono essere sia onesti sia intelligenti.
Un animo nobile non sopporta le aggressioni verbali.
L'uomo è una sommatoria di fetori e pulsioni sempre negative, un animale tollerabile solo nell'unica dimensione che lo mette in condizione di non nuocere: la solitudine.
Ciò che è inevitabile può anche essere spiritualmente intollerabile, ciò che è giustificabile può essere atroce.
Non tollero più che tu sia così simpatico, merda!
Se riconosciamo all'intolleranza il diritto d'essere tollerata, allora noi distruggiamo la tolleranza e lo stato di diritto.