Si resiste a star soli finché qualcuno soffre di non averci con sé, mentre la vera solitudine è una cella intollerabile.
La politica è l'arte del possibile. Tutta la vita è politica.
Il pessimismo cosmico è una dottrina di consolazione. Molto peggio sta chi credendo all'ambivalenza dell'ordine esistente, riconosce se stesso per inadatto, quindi per condannato a soffrire.
Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere.
Il dolore non è affatto un privilegio, un segno di nobiltà, un ricordo di Dio. Il dolore è una cosa bestiale e feroce, banale e gratuita, naturale come l'aria.
Un uomo non rimpiange per amore chi l'abbia tradito, ma per avvilimento di non avere meritato la fiducia.
Ci sono certe cose nelle quali la mediocrità è intollerabile: poesia, musica, pittura, pubblica eloquenza. Quale tortura è ascoltare uno sterile discorso mentre viene pomposamente declamato, o un verso di scarsa qualità recitato con tutta la pessima magniloquenza di un poeta.
Certe persone sono intolleranti al punto che ascoltare altri esprimere la loro fede li riempie di rabbia ed amarezza. Ma questa è materia per i terapeuti, non per il consiglio di amministrazione della nostra scuola e per le riunioni del nostro consiglio comunale.
Coloro che affrontano i problemi con atteggiamento intollerante non sono adatti alla lotta.
Adesso ho l'impressione che... la nostra cultura sia sulla difensiva di fronte alla minaccia islamica. Di colpo mi sento etnologicamente e fermamente difensore della mia cultura.
So bene che in Italia i "delusi dall'inglese" sono almeno quanti i delusi d'amore, e come questi non tollerano che si rida dell'amore, quelli non vogliono che si scherzi sull'inglese.
Le regole rappresentano per la maggior parte degli abitanti della Penisola un impaccio fastidioso piuttosto che l'indispensabile cornice del vivere civile.
Le grandi fedi, per affermarsi, hanno bisogno di grandi persecuzioni.
Solo chi prende il mondo quale è ha la chance di poter pensare e dire circa il mondo qualche cosa di valido, anche quando la sua prima affermazione fosse che bisogna cambiare il mondo perché, così come è, è intollerabile.
La vita non sopporta che ci si guardi troppo dentro.
La Scrittura ci insegna che non solo Dio tollerava tutti gli altri popoli, ma ne aveva una cura paterna: e noi osiamo essere intolleranti!
Poco per volta comincio a vedere chiaro sul più universale difetto del nostro genere di formazione e di educazione: nessuno impara, nessuno tende, nessuno insegna a sopportare la solitudine.
Chi si sente condannato alla solitudine può sempre fare qualcosa perché la sua solitudine sia ricca.
A nessuno piace la solitudine. Ma non mi faccio in quattro per fare amicizia: così evito un po' di delusioni.
I grandi uomini sono i più soli.
La solitudine è per lo spirito, ciò che il cibo è per il corpo.
Sono sinceramente convinto che se c'è a questo mondo una persona che noi possiamo toccare totalmente, senza vergognarci, non moriremo mai di solitudine.
A ciascuno è affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.
Dio ha creato l'uomo, e non trovandolo sufficientemente solo, gli ha dato una compagna per fargli sentire di più la solitudine.
La grandezza è solitaria. Si direbbe anzi che la solitudine è condizione della grandezza.
La notte rimuove l'abituale sensazione di una vita comunitaria; quando non brilla luce, né si ode più voce umana, chi ancora veglia prova un senso di solitudine, e si vede isolato e affidato a se stesso.
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