Se ti trovi in una buca, la prima cosa da fare è di smettere di scavare.
Ci sono due modi per discutere con una donna. Nessuno dei due funziona.
La politica è diventata così costosa che ci vogliono un sacco di soldi anche per essere sconfitti.
Il comunismo per me è per un terzo pratica e per due terzi spiegazione.
Questo paese è arrivato, quando il Congresso è in sessione, a sentirsi nello stesso modo di quando un bambino prende in mano un martello.
Non ho mai sentito la differenza, con il passare del tempo, fra bambino e uomo, ragazzo e uomo.
Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v'è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.
Ho imparato molto dai fallimenti o dalle sconfitte, che poi sono gli eventi che più ti aiutano a crescere e a diventare una persona migliore. È chiaro: dopo certe prove dure, non sei la stessa, ma hai più consapevolezza e più forza.
Il paradosso dell'educazione è precisamente questo: che mentre uno inizia a diventare consapevole, inizia a esaminare la società nella quale viene educato.
Solo attraverso un mondo di illusioni viene data agli uomini la possibilità di raggiungere l'illuminazione.
Mio padre, la mia famiglia, il mio paese! Io voglio fottermene! Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare che mio padre è un leccaculo! Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!
Un maestro può dirti cosa si aspetta da te. Un insegnante, tuttavia, risveglia le tue personali aspettative.
La felicità è fuori dalla felicità. Non c'è felicità se non con consapevolezza. Ma la consapevolezza della felicità è infelice, perché sapersi felice è sapere che si sta attraversando la felicità e che si dovrà subito lasciarla. Sapere è uccidere, nella felicità come in tutto.
La risolutezza sorge soltanto per un atto dell'intelligenza che, divenuta conscia della necessità del rischio, con questa necessità determina la volontà.
Credo che l'artista non possa chiudersi in una torre d'avorio e anzi debba essere coinvolto e proiettato nella società: è un problema etico che ho sempre sentito. Da questa consapevolezza nasce l'idea di una mia Fondazione.