Alcune persone fanno promesse per il piacere di romperle.
Antipatie violente sono sempre sospette, e tradiscono una affinità segreta.
L'unico vizio che non può essere perdonato è l'ipocrisia. Il pentimento di un ipocrita è esso stesso ipocrisia.
Il 'settore privato' dell'economia è, in effetti, il settore volontario; e... il 'settore pubblico' è, in effetti il settore coercitivo.
Quando si vede un fannullone con un libro in mano, si può essere quasi certi che si tratta di una persona senza né forza, né voglia di stare attenta a ciò che gli accade intorno, o dentro la testa.
Una qualità brillante dà lustro ad un'altra, o nasconde qualche difetto evidente.
Noi promettiamo con le nostre speranze e manteniamo con le nostre delusioni.
Non vi è nulla di più disastroso per l'individualità che mantenere le promesse, a meno che non sia ancora più disastroso per essa il dire la verità.
Cadrà una maledizione su quelli che hanno violato le loro promesse, venendo meno alla parola data e distrutto la dottrina delle Forze Armate.
Bisogna avere buona memoria per poter mantenere le promesse.
In vita si promette ciò che non è in noi; in morte, ciò che speriamo nell'ultima illusione.
Nel cerchio imperfetto del suo universo ottico la perfezione di quel moto oscillatorio formulava promesse che l'irripetibile unicità di ogni singola onda condannava a non essere mantenute.
Se cominci a promettere quanto ancora non possiedi, finirai per perdere la voglia di ottenerlo.
Non promettere quello che non puoi mantenere.
Oggi la promessa, così come gli oggetti, è meno eterna, tutto dev'essere consumato e non conservato, se una cosa non funziona la si butta e se ne prende un'altra. Quella del padre invece era una generazione in grado di riparare ciò che si guastava.