Com'è difficile far riconoscere a un inglese che è felice!
Ci sono alcune meschinerie che sono troppo meschine persino per l'uomo: la donna, soltanto la bella donna, può azzardarsi a commetterle.
Il difficile non è morire per la fede, ma vivere per essa.
Chi fu il balordo che disse: "Le belle parole non condiscono le rape"? In società, metà delle rape sono servite e insaporite con quest'unica salsa.
È meglio, senza dubbio, amare saggiamente; ma amare scioccamente è meglio che non poter amare affatto.
Aver sempre ragione, farsi sempre strada, calpestare tutto, non aver mai dubbi: non sono queste le grandi qualità con cui la stoltezza governa il mondo?
Essere un inglese significa appartenere al club più esclusivo del mondo.
Dio abbia misericordia degli inglesi per il cibo orribile che questa gente deve mangiare.
Ho capito vivendo a Londra, che due inglesi fanno un popolo, ma 57 milioni di italiani no.
A Londra è sempre stagione di salute cattiva. Nessuno gode buona salute a Londra, nessuno può goderne.
Gli inglesi sarebbero di gran lunga il primo popolo della terra, se non mancassero loro due virtù elementari e indispensabili per un popolo di cultura: il gusto per la buona cucina e quello per la musica.
In Inghilterra la pop art e l'arte bella stanno risolutamente schiena contro schiena.
Un'indifferenza alla logica, laddove possa condurre facilmente a gravi affanni, è una delle più spiccate peculiarità inglesi.
Inglesi professori che non imparano altra lingua, inglesi non dovranno mai cambiare moneta, inglesi guideranno sempre dal lato sbagliato per questo chi va a Londra so che ritorna un po' cambiato.
È più facile avere da un inglese venti giuramenti e venti imprecazioni che una lacrima.
L'Inglese è nato per cacciar l'infedele dalle sante pianure, che toccarono quei piedi divini, che per nostra salute furono, son già quattordici secoli, confitti in croce.