Dubita che le stelle siano fuoco;dubita che il sole si muova;dubita che la verità sia mentitrice:ma non dubitare mai del mio amore.

William Shakespeare
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La nostra interpretazione

In queste parole prende forma un amore che si pone come unica certezza in un mondo dove tutto può essere messo in discussione. Fenomeni che sembrano assoluti, come il cielo, gli astri o persino la natura della verità, vengono presentati come elementi di cui è lecito dubitare. Ciò che appare stabile e indiscutibile diventa improvvisamente fragile, relativo, soggetto all’errore dello sguardo umano. In mezzo a questa instabilità emerge però qualcosa che non vacilla: il sentimento di chi parla. L’amore viene innalzato al rango di realtà più salda delle leggi del cosmo e più affidabile delle verità comunemente accettate. Esso non è descritto come semplice passione, ma come promessa incrollabile, come nucleo di autenticità attorno al quale il resto può pure tremare. La forza di questo messaggio sta nel contrasto tra l’enormità dei dubbi evocati e la sicurezza assoluta del sentimento dichiarato. Ne risulta un amore che non pretende di spiegare l’universo, ma che si offre come punto fermo per chi lo riceve, una sorta di rifugio emotivo capace di resistere all’incertezza, al tempo e persino al crollo delle convinzioni più profonde.

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