Presta a tutti il tuo orecchio, a pochi la tua voce.— William Shakespeare
Presta a tutti il tuo orecchio, a pochi la tua voce.
Le paure presenti sono minori delle orribili immaginazioni.
Un cavallo! Un cavallo! Il mio regno per un cavallo!
Il mondo ti sta troppo a cuore; lo perde che si dà a conquistarlo con troppo impegno.
L'orecchio è aperto, e il cuore pronto;il peggio che puoi annunziarminon è che una sconfitta terrena:"Dimmi, il regno è perduto?"
Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano.
Saggio è colui che si contenta dello spettacolo del mondo.
Le donne ragionevoli e responsabili non vogliono votare.
Conviensi adunque essere prudente, cioè savio: e a ciò essere si richiede buona memoria delle vedute cose, e buona conoscenza delle presenti, e buona provvedenza delle future.
All'uomo più saggio, ampia com'è la sua visione. La Natura resta di una certa infinita profondità, di una certa infinita espansione e tutta l'esperienza finora raggiunta limita se stessa a pochi secoli calcolati e miglia quadrate misurate.
La saggezza è venuta, rapida, prima della barba.
È impossibile amare ed essere saggi.
Dall'ascesi nasce la saggezza: mediante la non-ascesi si perde la saggezza. Avendo conosciuto questa duplice via, ognuno si disponga in modo tale da accrescere la saggezza.
Il saggio vivrà entro i limiti del proprio spirito e del proprio reddito.
Gli uomini sono saggi non in proporzione della loro esperienza, ma della loro capacità di fare esperienza.
Credo che si diventi quel che nostro padre ci ha insegnato nei tempi morti, mentre non si preoccupava di educarci. Ci si forma su scarti di saggezza.