Una donna disonesta non è una donna.
O dignità del potere, o apparenze ad esso legate, quanto spesso con la vostra scorza e con le vostre vesti strappate la reverenza agli sciocchi e vincolate lo spirito dei più saggi alle vostre false sembianze!
La donna uscì dalla costola dell'uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata.
La presunzione lavora più forte nei corpi deboli.
Non mangia che colombe l'amore, e ciò genera sangue caldo, e il sangue caldo genera caldi pensieri e i caldi pensieri generano calde azioni, e le calde azioni sono l'amore.
L'abbigliamento spesso rivela l'uomo.
Non vince la donna che corre dietro, né quella che scappa. Vince quella che aspetta.
Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo.
Le donne sono capaci di parlare di Dio e dei misteri della fede con la loro peculiare intelligenza e sensibilità.
Non si è mai vista bella donna che non facesse smorfie davanti a uno specchio.
La differenza fra la donna disonesta e l'onesta è che, di solito, la prima è bella.
Nella donna tutto è sacrificio, nell'uomo tutto è dovere.
Impura e distorta: tale è la condizione naturale delle donne in questo mondo; ma l'uomo, ingannato da vesti e ornamenti, per le donne incorre nella passione.
Ogni donna ama un fascista.
La schiavitù della donna consiste nel fatto che alcuni vogliono e ritengono conveniente sfruttarla come uno strumento di piacere.
Le donne vogliono apparire vestite e essere guardate svestite.
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