La tolleranza è un altro nome per l'indifferenza.— William Somerset Maugham
La tolleranza è un altro nome per l'indifferenza.
Sai, una volta mi feci una fama di umorista col semplice sistema di dire la verità. La maggior parte delle persone erano così stupefatte che pensavano che scherzassi.
Quando il piacere ha esaurito l'uomo, questi è convinto di essere stato lui ad esaurirlo; allora ti racconta, serio e grave, che non vi è nulla che possa soddisfare il cuore umano.
Chi può ottenere il dominio sugli altri se non ottiene il dominio su se stesso?
Una donna può perdonare a un uomo il male che le fa, ma non gli perdonerà mai i sacrifici che fa per lei.
Una cosa strana della vita è che se non si accetta che il meglio, molto spesso lo si ottiene.
Chi non riesce più a provare stupore e meraviglia è già come morto e i suoi occhi sono incapaci di vedere.
Il mondo non vede la tua anima, che non gliene importa un accidente delle speranze, dei sogni e dei dolori che si nascondono oltre la pelle e le ossa. Era così: semplice, assurdo e crudele.
Al grande insuccesso tutti resistono. Sovrumano è resistere al piccolo successo.
L'amore allontana il mondo da noi, quando è felice non meno di quando non lo è.
Non me ne importa niente di essere un idolo della folla.
La lotta alla mafia dev'essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.
La maggior parte delle donne oneste sono tesori nascosti, che stanno al sicuro soltanto perché nessuno li cerca.
Forse è il momento di domandarti dov'è che finisce la profonda pazienza di cui vai così fiero e comincia una profonda indifferenza che fa carne di porco di ogni reale emozione tua, di Marianna, mia o di chiunque altro incontrerai.
Quando mi tratti in modo da farmi sentire speciale, compensi per tutti quelli che, durante il giorno, mi sono passati accanto senza vedermi.
Imperturbabile. Dotato di grande forza morale per sopportare le sciagure che affliggono un altro.