Più si riesce a guardare indietro, più avanti si riuscirà a vedere.
La guerra è un gioco che si gioca sorridendo. Se non sai sorridere, sogghigna. Se non sai sogghignare levati di mezzo, finché puoi.
Lo statista che si lascia prendere dalla guerra non è più un abile politico ma preda di inevitabili ed incontrollabili eventi.
Quelli che sono in grado di vincere una guerra possono raramente realizzare una pace conveniente, e quelli che possono realizzare una buona pace non hanno mai vinto una guerra.
I problemi della vittoria sono più gradevoli di quelli della sconfitta, ma non meno difficili a risolversi.
Se stai attraversando l'inferno, fallo a testa alta.
Fate che le glorie del passato siano superate dalle glorie dell'avvenire.
La nostra felicità non dipende soltanto dalle gioie attuali ma anche dalle nostre speranze e dai nostri ricordi. Il presente si arricchisce del passato e del futuro.
Il presente è il limite indivisibile che separa il passato dall'avvenire.
Non si tratta di conservare il passato, ma di realizzare le sue speranze.
Il presente non contiene altro che il passato; così, ciò che si scopre nell'effetto si trovava già nella causa.
Passato: me, mi han recapitato ieri. Futuro: me, mi decapiteranno domani.
Nel passato la cultura era accessibile solo a una ristretta élite e alle donne ebree, perché tra gli ebrei la cultura era così amata che superava la differenza di sesso.
Solo ciò che è trascorso o mutato o scomparso ci rivela il suo volto reale.
Del passato dovremmo riprendere i fuochi, e non le sue ceneri.
L'avvenire ci tormenta, il passato ci trattiene, il presente ci sfugge.