Come porre termine, come chiudere: è su questo e non certo su come iniziare o aprire qualcosa, che chi vive la vita liquido moderna ha urgente bisogno di istruzioni.
Penso che si debba essere sia realisti che morali. Probabilmente dobbiamo riconsiderare come incurabile la diversità del modo di essere umani.
In ogni amore, ci sono almeno due esseri, ciascuno dei quali è la grande incognita nelle equazioni dell'altro.
La fiducia si trova in difficoltà nel momento in cui ci rendiamo conto che il male si può nascondere ovunque.
La guerra moderna alle paure umane, sia essa rivolta contro i disastri di origine naturale o artificiale, sembra avere come esito la redistribuzione sociale delle paure, anziché la loro riduzione quantitativa.
La paura c'è e satura quotidianamente l'esistenza umana, mentre la deregulation planetaria penetra fin nelle sue fondamenta e i baluardi difensivi della società civile cadono in pezzi.
Com'è simile la parola amarezza alla parola amore.
È più facile amare gli altri che sé. Degli altri si conosce il meglio.
L'amore è inventare l'altro con tutta la nostra fantasia e con tutte le nostre forze, senza cedere di un millimetro alla realtà.
L'amore è la saggezza dello sciocco e la follia del saggio.
Nessuno ha mai amato nessuno nel modo in cui ognuno desidera essere amato.
Tra il clamore della folla ce ne stiamo io e te, felici di essere insieme, parlando senza dire nemmeno una parola.
Beati i bisessuali che possono guardare tutta l'umanità con gli occhi dell'amore.
L'amore tra due persone non è guardarsi l'un l'altro, ma guardare tutti e due nella stessa direzione.
L'amore è il grande agguato che la natura ha teso agli uomini per propagarne la specie.
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