Al vincitore nessuno chiederà mai conto di quello che ha fatto.— Adolf Hitler
Al vincitore nessuno chiederà mai conto di quello che ha fatto.
La mancanza di un'idea grande e nuova significò sempre una limitazione della forza di combattere. La convinzione del diritto d'impiegare armi anche brutali è sempre connessa con la presenza d'una fede fanatica nella necessità del trionfo d'un nuovo ordine rivoluzionario.
I principi fondamentali d'un partito sono, per un partito politico in formazione, ciò che per la fede sono i dogmi.
Se la guerra è persa, non mi importa che il popolo muoia. Non verserò una sola lacrima per loro. Non meritano nulla di meglio.
Nella debolezza fisica risiede quasi sempre la causa della vigliaccheria personale.
Al vincitore non si chiederà se abbia raccontato o no la verità. Nei preparativi e nell'inizio di una guerra non è il fatto di avere ragione che conta ma la vittoria.
Che tu possa incontrare la vittoria e la sconfitta, e trattare queste due bugiarde con lo stesso viso.
La guerra è una serie di sconfitte che culminano in una vittoria.
Proverbio taoista : "Se domani, dopo la vittoria di stanotte, contemplandoti nudo allo specchio scoprirai un secondo paio di testicoli, che il tuo cuore non si gonfi di orgoglio, figlio mio, vuol semplicemente dire che ti stanno inculando".
Odio perdere più di quanto ami vincere.
Il pericolo più grande si corre nell'ora della vittoria.
Nulla è impossibile per colui che si trova preparato a vincere ogni avversità. I timorosi sono i perdenti.
La vittoria si ottiene quando i superiori e gli inferiori sono animati dallo stesso spirito.
È solo il combattimento che ci compiace, non la vittoria.
Il vincitore appartiene al suo bottino.
La vittoria ottenuta con la violenza è equivalente alla sconfitta, perché è momentanea.