Nella profondità dell'inverno, ho imparato alla fine che dentro di me c'è un'estate invincibile.— Albert Camus
Nella profondità dell'inverno, ho imparato alla fine che dentro di me c'è un'estate invincibile.
Invece di uccidere e morire per diventare quello che non siamo, dovremo vivere e lasciare vivere per creare quello che realmente siamo.
Quanti delitti commessi semplicemente perché i loro autori non potevano sopportare di aver torto.
Le filosofie valgono ciò che valgono i filosofi. Più l'uomo è grande, più è vera la filosofia.
Non v'è amore per la vita senza disperazione di vivere.
Una stampa libera può essere buona o cattiva, ma senza libertà, la stampa non potrà mai essere altro che cattiva.
Alcune persone seminano in primavera e se ne vanno in estate. Se ti sei impegnato per una stagione, arriva a vederne la fine. Non devi restare per sempre, ma almeno resta fino a che sia terminata.
Una mosca effimera nasce alle nove d'una mattina di piena estate, per morire alle cinque di sera; come potrebbe comprendere la parola notte? Datele cinque ore di vita di più, vede e intende che cosa è la notte.
Quest'estate fa così caldo che i sexy shop si sono messi a vendere i Calippo.
Di tutte le meraviglie della natura, un albero d'estate è forse la più ammirevole; con la possibile eccezione di un alce in galosce che canta una canzone di Gershwin.
Non dite che siamo pochie l'impegno è grande per noi.Dite forse che due ciuffi di nubisono pochi in un angolo di cielo d'estate?In un momento si stendono ovunque...guizzano i lampi, scoppiano i tuonie piove su tutto.Non dite che siamo pochi.Dite che siamo.
Le storie credute importanti si sbriciolano in pochi istanti: figure e impressioni passate si fanno lontane e lontana così è la tua estate.
Le estati brevi, spesso sono delle primavere precoci.
L'estate più famosa fu quella del '68. Era così caldo che i coccodrillini scappavano dalle magliette e andavano a tuffarsi nelle granite al tamarindo.
Non ci sono più mezze stagioni. Vivaldi, fosse nato adesso, non faceva primavera, estate... Ne faceva una sola, una sola di strombazzamenti e la chiamava 'Tempo di merda'.
Il digiuno cessava quando nel cielo chiaro di quello scorcio d'estate spuntavano le prime tre stelle.