L'unico vero progresso sta nell'imparare a sbagliare da soli.
C'è della compassione nell'indifferenza.
La certezza di un Dio che conferisca un significato alla vita supera di molto, in attrattiva, il potere di fare il male impunemente.
Il grande problema da risolvere "praticamente": si può essere felice e solitario?
La nostra sola giustificazione, se ne abbiamo una, è di parlare in nome di tutti coloro che non possono farlo.
All'infuori del sole, dei baci e dei profumi selvaggi, tutto ci sembra futile.
Non si perdona agli altri di averci visto sbagliare.
Nessun uomo si bagna nello stesso fiume due volte.
Chiunque può sbagliare; ma nessuno, se non è uno sciocco, persevera nell'errore.
È andata bene: avevo ragione. È andata male: abbiamo sbagliato.
Se si sbaglia ad allacciare il primo bottone di una camicia di conseguenza si sbaglieranno tutti gli altri. Gli altri però non saranno errori, ma solo la logica conseguenza del primo bottone sbagliato.
L'uomo che ha sbagliato ottiene una gran vittoria, se dopo aver perorato la propria causa con se stesso, arriva a convincersi di essere colpevole.
Si possono dire le cose sbagliate, basta che le ragioni siano giuste.
Quando le donne sbagliano, gli uomini le seguono subito.
Basta alzarsi una mattina alle sette e uscire per capire che abbiamo sbagliato tutto.
Se vuoi sbagliare, vai dove ti porta il cuore.