La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca.
Chi ha cari i valori della cultura non può non essere pacifista.
Il valore di un uomo dovrebbe essere misurato in base a quanto dà e non in base a quanto è in grado di ricevere.
Più la teoria dei quanti ha successo e più sembra una sciocchezza.
La religione senza la scienza è cieca, la scienza senza la religione è zoppa.
L'amore porta molta felicità, molto più di quanto struggersi per qualcuno porti dolore.
Ciò che occorre a tutte le religioni è un certo grado di diffusa ignoranza; quello è il solo elemento in cui possano vivere.
La religione è il tentativo da parte degli esseri umani di legare se stessi al senso di un mondo che li supera, proprio come fa il rilegatore di libri che da tanti fogli sparsi produce un volume. E i fogli sparsi sono i nostri giorni, le nostre vite che se ne vanno.
È un fatto comune al sorgere e al primo sviluppo di ogni grande corrente religiosa che la situazione della donna subisca una depressione.
La religione, qualunque essa sia, è la reazione totale di un uomo alla vita, quindi perché non dire che qualsiasi reazione totale alla vita è una religione?
Un cambiamento di religione è per l'anima come un cambiamento di lingua per lo scrittore.
La mania religiosa è uno dei pochi metodi infallibili per reagire ai ghiribizzi del mondo, perché elimina totalmente il puro caso. Per il perfetto maniaco religioso, tutto ha un suo scopo.
Innamorarsi è dar vita ad una religione il cui dio è fallibile.
Il più profondo equivoco della religione: "gli uomini malvagi non hanno religione".
La scienza è un'equazione differenziale. La religione è una condizione al contorno.
Non è necessario avere una religione per avere una morale. Perché se non si riesce a distinguere il bene dal male, quella che manca è la sensibilità, non la religione.