Quest'aforsima di Alberto Savinio esplora l'introspezione e la consapevolezza personale come fonti primarie della nobiltà e del benessere. Sostiene che il valore intrinseco dell’individuo risiede nella sua capacità di apprezzare ed elevare se stesso, indipendentemente dalle influenze esterne o dalla compagnia altrui. La solitudine non è qui vista come un elemento negativo da superare, ma piuttosto come uno stato interiore che permette l’autorealizzazione e il riconoscimento della propria essenza autentica. Questo aforisma invita all’attenzione verso la profondità del sé e alla comprensione dell'importanza di vivere in armonia con se stessi, senza bisogno delle valutazioni altrui.