Esistono mani fatate che possono diventare "fatali".
La miglior vendetta? La felicità. Non c'è niente che faccia più impazzire la gente che vederti felice.
Chi regala le ore agli altri vive in eterno.
Si va in manicomio per imparare a morire.
Cos'è un amico? un ammasso di carne con dentro un filo d'anima che ti guarda con mille occhi e ti senti perseguitato. Non è amore soltanto, è uno che ha capito che il vero nemico dell'uomo è la vita e la vuole strangolare, e uccide anche te, per confusione d'amore.
Il poeta non dorme mai ma in compenso muore spesso.
All'infuori di questa unica fatalità della morte, tutto gioia o fortuna è libertà, e rimane un mondo, di cui l'uomo è il solo padrone.
Non si deve confondere destino con fatalità. Se è bello armonizzare con il proprio destino, non bisogna che l'anima diventi lo strumento della fatalità. Nel primo caso si ha l'accettazione attiva: ed è bene; nel secondo caso si ha la rassegnazione passiva: ed è male.
Una fatalità incombe sulla superiorità fisica e intellettuale: la stessa fatalità che sembra inseguire, attraverso la storia, i passi incerti dei re. Meglio vale non distinguersi dai propri simili.