I lapsus sono delle tremende spie.
Ho scritto migliaia e migliaia di poesie. Ma non ne ho conservata nessuna. Le regalo. Per me conservo i sentimenti che le hanno animate. Quelli sono i miei ricordi. Nelle poesie c'è solo l'effetto di quei sentimenti, c'è quello che rimane in superficie, ma l'uomo è rimasto mio.
Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante.
La persona che ho sempre adorato sono io.
Ogni anima ha un viscere improprio.
L'amore della povera gente brilla più di una qualsiasi filosofia.
Il lapsus verbale diventa un mezzo di espressione mimico, e sovente invero per esprimere quel che non si voleva dire, diventa cioè un mezzo per tradire sé stesso.
Login in corso...